Il 29 dicembre scorso è stato pubblicato sulla GUUE il regolamento (UE) n. 2017/2393 del Parlamento Europeo e del Consiglio, “c.detto regolamento Omnibus”, che modifica i quattro regolamenti “base” della riforma della PAC del 2013.
In allegato il testo del regolamento che interessa un notevole numero di articoli/allegati oggi in vigore che vengono modificati. In particolare il nuovo regolamento interviene su 71 tra articoli ed allegati, spesso modificandoli in diversi aspetti, e in dettaglio:
- 27 del regolamento sviluppo rurale;
- 7 regolamento “orizzontale”;
- 14 del regolamento pagamenti diretti;
- 23 del regolamento OCM unica.
Si unisce anche la guida predisposta da Paolo De Castro, con introduzione del Ministro Martina, che sintetizza i contenuti del nuovo provvedimento e anche “cosa cambia per l’agricoltura italiana”.
Come noto le modifiche sono anche di notevole portata e qui giova almeno rammentare:
per lo sviluppo rurale
– La novità relative all’insediamento “plurimo” di giovani agricoltori (art. 1, punto 1)
– Le modifiche al regime di aiuti per la consulenza (art. 1, punto 4) che risolvono i noti problemi relativi al bando per la concessione del sostegno;
– L’abbassamento dal 30 al 20 per cento della perdita della produzione assicurata oggetto di sostegno tramite polizze (art. 1, punto 16) e, sempre dal 30 al 20 per cento del calo di reddito in caso di fondo mutualistico settoriale (“strumento di stabilizzazione del reddito per gli agricoltori di un settore specifico” – articolo 1, punto 19);
– L’aumento del contributo pubblico dal 65 al 70 per cento per gli strumenti di gestione del rischio (articolo 1, punto 27)
per i pagamenti diretti
– Le possibili modifiche alla definizione di “agricoltore attivo” (art. 3, punto 3) in particolare – ma non solo – per quanto concerne la possibilità di escludere come “non attivi” gli agricoltori non iscritti in “registri fiscali o previdenziali nazionali”;
– Una applicazione più estensiva dei fondi da dedicare a chi accede alla riserva (art. 3, punto 6);
– La maggiore flessibilità per la gestione del greening, più volte auspicata da Confagricoltura sia per quanto riguarda gli obblighi di diversificazione che di destinazione di Aree di Interesse Ecologico (art. 3, punti 8 e 9)
– La maggiore flessibilità per la applicazione dei pagamenti accoppiati che ora possono essere modificati annualmente (art. 3, punti 11 e 12);
– La modifica del coefficiente di ponderazione delle colture azotofissatrici che è portato ad 1 da 0,7 (art. 3, punto 14)
per l’OCM unica
– le novità in materia di azioni finanziabili nell’ambito dei programmi operativi delle OP ortofrutticole e che includono azioni di promozione e di coaching (art. 4, punti 1 e 2);
– la conferma dell’Aiuto Finanziario Nazionale per l’ortofrutta (art. 4, punto 3);
– le modifiche ai criteri per l’assegnazioni di autorizzazioni agli impianti vitivinicoli (art. 4, punto 7);
– alcune modifiche alle regole del “pacchetto latte” per quanto concerne al contrattazione delle cessioni di latte (art. 4, punti 8 e 9);
– le deroghe alle norme europee sulla concorrenza (art. 101 del Trattato di Funzionamento dell’UE) per quanto concerne:
- alcune azioni poste in essere dalle OP (art. 4, punto 10, lettera b);
- gli accordi, decisioni e pratiche commerciali concordate tra agricoltori, associazioni di agricoltori e loro associazioni, OP ed AOP riconosciute che riguardino la produzione e la vendita di prodotti agricoli, lo stoccaggio, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli (art. 4, punto 20);
- le deroghe che possono essere concesse dalla Commissione in caso di gravi squilibri di mercato (art. 4, punto 21).
Il nuovo regolamento richiede una lettura molto approfondita e “modifica per modifica”; lettura che va fatta incrociando il regolamento n. 2017/2393 con il testo dei regolamenti in vigore che vengono modificati al fine di evitare equivoci e fraintendimenti (ce ne sono stati) sulla reale portata del nuovo testo di articolato.
Successivamente si provvederà quindi a diffondere una circolare confederale che riporterà le modifiche e gli approfondimenti di rito in maniera da coniugare le esigenze di un maggiore dettaglio con una facile lettura che focalizzi sulle principali modifiche introdotte.