Maiorano: l’agricoltura deve ripartire dai giovani

«L’agricoltura conta nell’Unione Europea. È stata la prima politica di coesione e continua a rappresentare il 40% del budget comunitario.
L’Europa, una casa comune, però deve essere capace di trasferire saperi e modelli vincenti cercando di smussare ed eliminare le debolezze ». Lo ha detto Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura in occasione del convegno ‘Giovani agricoltori d’Europa a confronto’, all’Auditorium di Palazzo Italia a Expo. All’incontro hanno partecipato l’europarlamentare Alberto Cirio, il presidente del Ceja Matteo Bartolini e i rappresentanti dei giovani agricoltori europei:
Juha Tenho (Finlandia), Jannes Maes (Belgio), Iris Bouwers (Olanda), Celine Imart (Francia) e Alice Cerutti (Italia).
«L’Europa – ha proseguito Maiorano – è e continuerà ad essere una casa comune. Occorrerà investire con forza sul ricambio generazionale, promuovendo strumenti per permettere agli agricoltori di guadagnare posizioni nella catena del valore dell’agroalimentare. Servono misure per ridurre i costi, aggregare le produzioni e rendere sempre migliore il posizionamento degli agricoltori sul mercato».

 

 

 

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