Lavoro, Guidi (Confagricoltura): “Affermare il vero volto dell’agricoltura”

All’Academy 2016 il confronto con istituzioni, enti e sindacati dei lavoratori per individuare strategie condivise per un’occupazione di sempre maggiore qualità.

Oltre 1 milione di lavoratori, con una stabilità dei livelli occupazionali negli ultimi otto anni di grave crisi economica e una sempre maggiore concentrazione nelle aziende più strutturate; valore aggiunto ed export con valori positivi; più lavoro di qualità; più sicurezza e meno infortuni (-25% in cinque anni); più società agricole e nuove figure professionali; più welfare aziendale.

E’ questa la fotografia del mercato del lavoro in agricoltura, un settore vitale e  innovativo, con grandi potenzialità di crescita, che offre occupazione sempre più stabile e di qualità e che merita massima considerazione all’interno del contesto economico e sociale del nostro Paese e pari dignità rispetto al mercato del lavoro degli altri settori produttivi.

“Ed invece – ha detto il presidente di Confagricoltura nel corso dell’Academy 2016 “Impresa e lavoro in agricoltura” che si è svolta oggi a Roma  –  sui media e sui social, l’agricoltura sembra solo caporalato e voucher, voucher e caporalato. Una criminalizzazione del settore indiscriminata e ingiusta, che getta discredito sulle centinaia di migliaia di imprese agricole che operano in modo trasparente e creano occupazione e ricchezza”.

“La lotta all’illegalità e all’irregolarità – ha continuato Guidi –  non può essere condotta introducendo ulteriori adempimenti a carico dei datori di lavoro, costretti quotidianamente a confrontarsi con una burocrazia ridondante, ma piuttosto alleggerendo la pressione fiscale sul lavoro; migliorando la qualità dei controlli, utilizzando al meglio la mole di informazioni già nella disponibilità delle diverse amministrazioni, facendo finalmente dialogare in modo efficace le banche dati. E attraverso una migliore attività di intelligence da parte degli Organi di vigilanza nella selezione delle aziende da ispezionare, cercando di concentrare l’attenzione su quelle che operano in modo completamente o parzialmente sommerso, a volte contigue alla  criminalità organizzata, invece che sui soliti noti”.

In tale ottica la Rete del lavoro agricolo di qualità deve essere ricondotta alla sua funzione originaria di promozione della regolarità sul lavoro e favorire la selezione delle aziende agricole da controllare da parte degli organi di vigilanza, al fine di concentrare l’azione ispettiva su quelle non iscritte.

 

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