La proroga dell’Accordo per il credito con l’ABI e il Protocollo sul feedback delle banche alle MPMI

Confagricoltura, insieme alle altre organizzazioni imprenditoriali, in attesa della definizione di un nuovo accordo, ha convenuto con l’Associazione Bancaria Italiana di prorogare fino al 31 ottobre 2018 le misure contenute nell’Accordo per il Credito 2015.
Grazie a questa proroga, le piccole e medie imprese di tutti i settori, operanti in Italia, potranno ancora richiedere l’attivazione delle misure di sospensione e allungamento dei prestiti alle stesse condizioni previste dall’Accordo del 2015.
Si evidenzia, a tale proposito, che l’Accordo consente alle imprese di sospendere o allungare finanziamenti in essere al 31 marzo 2015, a condizione che tali interventi non siano stati realizzati nell’arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda.
Dai dati raccolti dall’ABI risulta che sono stati più di 18.800 i finanziamenti che hanno beneficiato della sospensione del pagamento della quota capitale, permettendo alle PMI l’ottenimento di una liquidità per oltre 700 milioni di euro.
Su base territoriale il 64,1% delle domande di sospensione finora accolte è riferito ad imprese residenti nel Nord Italia; il 19,9% ad imprese residenti nel Centro; ed il 16% ad imprese residenti nel Sud. Con riferimento al focus sui dati settoriali il 9,3% delle domande di sospensione accolte è riferito ad imprese dell’agricoltura,  con il commercio al 21,3%, l’industria al 13,3%, l’edilizia al 16,3% e l’artigianato  al 12,6%.
Si informa, inoltre, che nell’ottica di potenziare la comunicazione finanziaria tra Banca e Impresa, Confagricoltura, insieme alle altre Associazioni di rappresentanza delle imprese, ha recentemente sottoscritto un Protocollo di intesa con l’ABI sul feedback delle Banche alle MPMI in relazione alle domande di finanziamento che non vanno a buon fine.
L’obiettivo della iniziativa è quello di mettere le imprese in condizioni di comprendere le ragioni sottostanti l’eventuale mancato accoglimento delle proprie richieste di finanziamento e poter conseguentemente assumere le misure necessarie per superare le proprie debolezze nell’accesso al credito.

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