Florovivaismo, Confagricoltura in audizione al Senato: “Meno burocrazia e sostegno vero per le aziende come accade nel resto d’Europa”

“Meno burocrazia e più coraggio verde per favorire lo sviluppo del settore florovivaistico” questa è la ricetta che Francesco Mati, presidente del distretto florovavistico di Pistoia e presidente della Federazione Nazionale di Prodotto florovivaistico di Confagricoltura, ha presentato ai senatori nel corso dell’audizione in Commissione Agricoltura del Senato, che si è svolta ieri.
“Occorrono misure per diminuire la burocrazia – ha spiegato Mati – e rendere le aziende piu’ competitive. Perché noi ci confrontiamo con paesi come l’Olanda, il Belgio, la Germania che supportano attivamente il settore difendendone gli interessi e favorendone lo sviluppo”. “E’ necessario – ha aggiunto Luca Magazzini, consigliere di Confagricoltura Pistoia e neo presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani – comunicare maggiormente la cultura del verde. Nei media è troppo presente la cultura alimentare e poco quella dei fiori e dei giardini. Informare i cittadini significa ad esempio combattere l’ignoranza sugli agrofarmaci e diserbanti, favorendo un uso corretto, ampliando l’uso di prodotti destinati solo al settore agroalimentare anche a quello florovivaistico e stimolando le industrie a orientarsi maggiormente su prodotti sostenibili”.
Ma c’è anche tutto il lato del pubblico come agente economico. “C’è da rivedere le norme che regolano le gare d’appalto per opere a verde – ha puntualizzato Mati -, oggi spendiamo molto, abbiamo molti vincoli come l’obbligo di SOA e altre certificazioni, che restringono la possibilità di partecipazione per aziende di piccole e medie dimensioni. Ma poi nonostante questi enormi sforzi in media abbiamo risultati scarsi e insoddisfacenti”. Da qui le proposte delle imprese del settore florovivaistico ai senatori. “Prima di tutto – ha proseguito Mati – c’è da aumentare la preparazione tecnica degli uffici preposti al verde pubblico ad esempio facendoli supportare dal progetto ministeriale Qualiviva che farebbe fare un salto di qualità anche burocratica quando si tratta di voci di capitolato e schede tecniche. Poi si dovrebbe creare un network per Uffici tecnici, dove sia possibile condividere esperienze positive e negative. E infine c’è da rivedere i prezziari attualmente utilizzati, uniformandoli”.
“Il florovivaismo italiano è un‘eccellenza di difendere – ha dichiarato Luca De Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria, del distretto florovivaistico regionale e vicepresidente della Federazione Nazionale di Prodotto – attraverso una comunicazione piu’ efficace che renda le nostre imprese piu’ forti, favorendo la promozione del prodotto italiano sui mercati nazionali ed internazionali”.

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