Le previsioni della FAO indicano per il 2016 una produzione cerealicola mondiale di quasi 2.526 milioni di tonnellate, quindi sostanzialmente analoga a quello del 2015 e suscettibile di diventare il secondo maggior raccolto globale di sempre.
Il dato maggiore deriva quasi interamente dall’aumento delle previsioni concernenti la produzione di frumento, dal momento che le condizioni meteorologiche invernali sono state particolarmente favorevoli per i raccolti
dell’Unione Europea, della Federazione Russa e dell’Ucraina.
Per i cereali a grana grossa – come orzo, mais, miglio, avena, segale e sorgo – tali previsioni si attestano a 1.314 milioni di tonnellate, circa un punto percentuale sopra la produzione del 2015.
Restano invariate quelle sulla produzione mondiale di
riso, fissandole a quota 495 milioni di tonnellate, vale a dire, l’1% in più rispetto all’anno precedente.
Nel corso della prossima stagione, l’utilizzo mondiale di cereali dovrebbe aumentare solo dell’1,1%, a causa di un rallentamento della crescita dell’utilizzo di cereali – in particolare, frumento e orzo – come mangime per animali.
Di conseguenza, nel corso del prossimo anno, le scorte cerealicole mondiali dovrebbero diminuire del 3,3%, o di 21 milioni di tonnellate.
Secondo i dati diffusi dalla FAO, i cali maggiori delle scorte dovrebbero registrarsi in Brasile, Tailandia, India, Cina, Marocco, Repubblica Islamica dell’Iran, Argentina e Sudafrica.
Il commercio mondiale di tale produzione dovrebbe riportare una leggera contrazione – scendendo a 367 milioni di tonnellate – con netti cali delle importazioni cinesi di orzo e di sorgo, così come delle importazioni di mais dell’Unione Europea, che dovrebbero controbilanciare un’impennata delle importazioni di mais da parte di Paesi dell’Africa meridionale colpiti dalla siccità.
Fonte: “All About Feed” tramite Agra press