Crisi dei bovini da carne, subito un tavolo interprofessionale

“Siamo di fronte a una grave crisi di mercato, forse la peggiore degli ultimi anni, per gli allevamenti di bovini da carne. Quasi ogni giorno si ha notizia di stalle che hanno già  chiuso o sono in procinto di abbandonare l’attività”. A lanciare l’allarme sul futuro del comparto è Elide Stancari, presidente della Federazione nazionale di prodotto degli allevamenti di bovini da carne di Confagricoltura.

“Le motivazioni di questa situazione negativa sono molteplici e alcune stratificate dagli anni. Un ruolo importante –  ha sottolineato Stancari – lo ha giocato un certo tipo di comunicazione errata che è stata poi ripresa da tutti i media. Non aiutano neppure alcune tendenze alimentari che spingono verso una diffusione dei vegetariani se non dei vegani”.

Tutti questi fattori hanno portato al nuovo calo dei consumi, valutato in un 6% nell’ultimo anno, su tutta la vendita della produzione di carne bovina.

“Esportavamo con successo carne in Russia – ha aggiunto Stancari – ma con l’embargo questo canale si è chiuso. Allo stesso modo Confagricoltura era impegnata, assieme al Paese Italia, nella definizione di accordi con i Paesi Arabi. Anche in questo caso l’instabilità politica ha fatto slittare i progetti e non ha giovato agli scambi”.

“Un’altra incognita è legata al negoziato per il trattato dei TTIP, l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e gli Usa. La  carne italiana è di qualità e viene prodotta con un sistema di allevamento diverso da quello degli Stati Uniti. Anche i costi di produzione degli allevamenti italiani sono differenti, sicuramente superiori a quelli sostenuti Oltre Oceano”.

“A questo punto diventa prioritario – ha proseguito – creare presso il ministero per le Politiche agricole un tavolo interprofessionale della filiera della carne bovina, ma occorre anche ripensare e realizzare – assieme alle altre filiere delle carni – una comunicazione istituzionale differente e imparare a trasferire messaggi e conoscenze in modo nuovo, attraverso Internet e i social media”.

“A livello europeo e nazionale – ha concluso la rappresentante degli allevatori di Confagricoltura –  occorre prendere coscienza della crisi che sta attraversando il settore. E’ necessaria una risposta rapida e costruttiva per rafforzarlo e rilanciarlo, anche incentivando la ricerca e l’innovazione per renderlo più competitivo verso il mercato estero”. (F.B.)

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