Comunicato stampa di Confagricoltura Cosenza sui Consorzi di Bonifica

L’ Unione Provinciale Agricoltori di Cosenza -Confagricoltura Cosenza – ha, da anni, un rapporto conflittuale con i Consorzi di Bonifica. Il conflitto nasce non perché Confagricoltura ritiene i Consorzi inutili, anche se a tal proposito c’è stata una dichiarazione del Premier Renzi, ma perché i Consorzi hanno perso di vista i loro fini istituzionali e cioè dare acqua “buona” ai consorziati e tutelare il territorio di competenza.

Con la nuova riperimetrazione dei Consorzi della Provincia di Cosenza e passando alla gestione ordinaria, con un Consiglio di Amministrazione eletto dai Consorziati, tutti pensavano che i problemi dei Consorzi di Bonifica sarebbero stati risolti.

Unica voce fuori dal coro, quella di Confagricoltura, la quale sosteneva che senza un taglio netto con il passato, preludio per una gestione imprenditoriale dei Consorzi, non ci sarebbe stato alcun vantaggio né tutela per le imprese agricole.

Per tali motivi e in modo coerente, non essendo interessata a cariche o prebende, Confagricoltura decideva di rimanere fuori dalla gestione dei Consorzi non partecipando alle elezioni.

Confagricoltura Cosenza si è dimostrata facile profeta infatti con la “gestione ordinaria” con un Consiglio di Amministrazione eletto, con un Presidente ed un Vice Presidente di estrazione di Organizzazione di Categoria (Coldiretti) si continua a soffrire la carenza d’acqua, continuano le esondazioni dei fiumi e dei canali a causa della scarsa manutenzione, continuano i conferimenti degli incarichi e le assunzioni clientelari,  imposte dalla politica, continua la mancanza di trasparenza e, soprattutto,  continuano ad arrivare ai consorziati cartelle con richieste tributi non dovuti.

A questo punto tra i consorziati, soci di Confagricoltura Cosenza, e i Consorzi si è aperto un contenzioso con la netta sensazione che quest’ultimo, invece di tutelare gli interessi dei consorziati, ne era diventato la controparte, gestendo con arroganza, senza confronto, sentendosi garantito da una politica che continua ad utilizzare gli stessi sistemi che hanno portato allo sfascio attuale dei Consorzi.

In sintesi non è cambiato nulla, anzi qualcosa è peggiorato. I Consorzi citando la legge Regionale n° 11 del 2003 con la quale si obbligano i consorziati, per il solo fatto di rientrare nel perimetro del Consorzio, a provvedere al suo mantenimento anche in mancanza di alcun beneficio per le aziende agricole, inviano cartelle esattoriali con richiesta di pagamento di tributi di miglioramento (cod. 1H78) mai effettuati e in base a PIANI DI CLASSIFICA che non esistono e che per la cui stesura, solo da poco, la Regione Calabria ha dettato le “linee guida”.

Confagricoltura Cosenza cerca di contrastare questo stato di cose e, non solo dalle ultime richieste di pagamento che sono arrivate, ma già da tempo, facendo opposizione e cercando di far cambiare la L.R. 11/2003 e non perdendo occasione per far risaltare tutto quello che non va dei Consorzi., come accaduto nell’ultimo Convegno “Consorzi di Bonifica: Quali Benefici?” che si è tenuto a Corigliano il 7 luglio u .s.

 

 

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