Nei giorni scorsi, presso la Cittadella Regionale – Dipartimento Agricoltura, si è tenuta una riunione, convocata per avviare un confronto sul settore olivicolo, anche a seguito delle segnalazione sulla presenza del tripide dell’olivo, che sta arrecando notevoli danni alla produzione. L’incontro è stato utile anche per evidenziare la grave situazione che l’intero comparto agricolo sta vivendo a causa delle elevate temperature e della prolungata siccità, dopo gli eventi calamitosi registrati nel periodo invernale.
Confagricoltura ha chiesto l’avvio delle procedure per il riconoscimento della calamità e una ulteriore assegnazione di carburante agevolato per permettere alle aziende di fare fronte alle necessità derivanti dalle ulteriori operazioni colturali, oltre alla necessaria accelerazione del pagamento delle misure del PSR – annualità 2016.
Per ciò che riguarda il comparto olivicolo, è stato evidenziato come in molte aree (Crotonese e Cosenza – fascia ionica reggina e catanzarese) la presenza del tripide, in combinazione con lo stress idrico, ha quasi compromesso la produzione per la stagione in corso.
Su questo specifico tema si è sviluppata un approfondita analisi, presenti i tecnici del CREA e Arsac oltre che i funzionari del servizio fitosanitario regionale, dalla quale sono emersi alcuni dati preoccupanti. In primis, sembra che il parassita abbia sviluppato qualche resistenza ai normali metodi di lotta e/o prodotti utilizzati; è maggiormente presente nelle aziende olivicole a indirizzo biologico; tuttavia, anche se la produzione è ormai compromessa, il suggerimento dei tecnici è quello di approntare gli interventi fitosanitari, in modo da non compromettere anche le future campagne.
In conclusione, si è deciso che la Regione attuerà un coordinamento tra i vari centri di ricerca, avvierà in tempi celeri, attraverso ARSAC il ripristino del sistema di monitoraggio e istallazione delle colonnine di rilevazione, ed emanerà entro pochi giorni un bollettino con le indicazioni operative e tecniche per gli interventi di contrasto al parassita.
Per il medio lungo periodo, invece, l’impegno è quello di attivare un gruppo di lavoro per elaborare un piano complessivo per il settore, in termini di ricerca varietale e di interventi agronomici.