Commissione Unica Nazionale suini: il richiamo a favorire il buon funzionamento della Commissione

Il 20 settembre alla consueta riunione della Commissione Unica Nazionale (CUN) Suini, composta dai rappresentanti degli allevatori e della macellazione, incaricata di fissare i prezzi indicativi dei suini da macello, si è verificato un episodio – a parere di Confagricoltura – condannabile, che comprometterebbe l’operato della CUN e la funzione stessa della Commissione.
I rappresentanti della parte industriale infatti non hanno dato il loro contributo, rinunciando a prendere parte alla riunione ed impedendo così un leale confronto sull’andamento di mercato tra le parti, come prevede il regolamento di funzionamento della Commissione unica nazionale.
Ancora più grave – fa presente Confagricoltura – è che neppure il garante di parte industriale abbia preso parte ai lavori. (Il Comitato dei Garanti viene, appunto, attivato nel caso in cui ci sia disaccordo tra le parti).
Nonostante la grave defezione della parte industriale, il prezzo è stato fissato, dal garante di parte agricola e da quello di parte ‘terza’, cioè il rappresentante del ministero delle Politiche agricole.
Dopo questo episodio Confagricoltura si è subito attivata sollecitando il ministero ad intervenire e chiedendo un incontro per affrontare la questione. Il MIPAAFT  – recependo la segnalazione di Confagricoltura – ha intanto richiamato tutti gli attori della filiera a tenere comportamenti leali e rispettosi del Regolamento e a favorire il buon funzionamento della CUN.
La CUN infatti nasce come strumento volontario, oggi istituzionalizzato, richiesto dalla filiera e recepito da tutte le parti per una determinazione trasparente del prezzo indicativo. Tale ruolo non deve essere dimenticato, a tutela di tutti i soggetti della filiera e delle migliaia di allevatori e operatori acquirenti.

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