“Definire il budget della UE per il periodo post 2020 e avviare il percorso di riforma della politica agricola comune costituiscono le priorità delle Istituzioni europee, così come lo sono per l’Italia”. Lo ha detto a Bruxelles il presidente del Partito Popolare Europeo Joseph Daul, nel corso dell’ incontro con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e con l’on. Lara Comi, la quale ha mostrato, ancora una volta, grande attenzione per il settore agricolo.
Il presidente Giansanti ha manifestato grande preoccupazione per il negoziato sul budget comunitario, sottolineando la necessità di una visione europea della Pac ed auspicando il sostegno del Parlamento europeo su alcuni aspetti dirimenti, quali il limite massimo dei pagamenti e la necessità di una maggiore semplificazione. Tale sostegno è fondamentale non solo per grandi temi, ma anche per altri aspetti di minore importanza che hanno comunque un grande impatto sugli agricoltori, come ad esempio l’applicazione delle regole relative al taglio della coda dei suini, che coinvolge molti Paesi europei.
Daul si è detto fiducioso in una riduzione contenuta delle risorse destinate alla Pac in caso di aumento del contributo degli Stati membri all’1,15% del bilancio europeo. “Gli eurodeputati – ha precisato il presidente del PPE – hanno l’obbligo morale di definire la posizione del PE sul futuro budget entro la legislatura, per lasciare poi al Consiglio l’approvazione finale. Senza un accordo sul budget, si rischierebbe una paralisi dell’UE per almeno un paio di anni”.
Il presidente Daul, allevatore francese, ha condiviso le preoccupazioni del presidente Giansanti sul futuro della Pac, garantendo unitamente all’on. Comi, il massimo impegno del gruppo Popolare per consegnare al prossimo Parlamento, che entrerà in funzione dopo le elezioni di maggio 2019, l’approvazione di una posizione chiara sulle priorità dell’agricoltura europea.